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ImageSarà l'attesissimo film di Clint Eastwood "Flags of Our Fathers", venerdì 10 novembre alle ore 19.00, ad aprire il prossimo Torino Film Festival (10-18 novembre), ormai giunto alla 24ma edizione e da qualche anno tornato nel centro cittadino dopo la parentesi del Lingotto. Diretta da Giulia D'Agnolo Vallan, firma giornalistica de il Manifesto e di Ciak, e da Roberto Turigliatto, la rassegna torinese si propone come vetrina ideale per il cinema dei giovani talenti, ma anche come occasione per riscoprire nomi importanti del passato senza tuttavia perdere di vista il meglio del cinema presente d'oltreoceano, quello più interessante e innovativo, "meno omologato", per usare le parole dei curatori, anche nel linguaggio, grazie allo spazio "Americana". Ricchissimo il programma della manifestazione, che oltre alle sezioni del concorso (lungometraggi, spazio Italia, spazio Torino, concorso Doc 2006, Premio Cipputi per la migliore opera dedicata al mondo del lavoro) offre proposte davvero interessanti...

A cominciare dalla seconda parte (la prima, con molto successo, si è vista l'anno scorso) della retrospettiva completa sul maestro francese Claude Chabrol, critico dei primi Cahiers du Cinema passato alla regia ai tempi della Nouvelle Vague - nell'ormai lontano 1958 - ma tuttora in attività. Il suo ultimo film, "La commedia del potere", uscito sui nostri schermi solo il mese scorso, sarà proprio l'atto conclusivo di questo "secondo capitolo", che inizierà con un film dei 1971, "Juste avant la nuit", per percorrere poi tutti gli anni '70, '80 e '90.

Altrettanto degna di attenzione la retrospettiva sull'"arrabbiato" americano Robert Aldrich (1918-1983), autore di pellicole indimenticabili come "Un bacio e una pistola", capolavoro del nero anni '50, "Che fine ha fatto Baby Jane?" (1962) con Bette Davis e Joan Crawford, e "Quella sporca ultima meta"; un regista fondamentale per tutta una generazione di cineasti, da John Carpenter a Walter Hill a William Friedkin. Di questi ultimi due, nella sezione Americana, passeranno il thriller-horror "Bug" (Friedkin, 2006) e il western "Broken Trail" (Hill, 2006, nella foto insieme a Robert Duvall) al quale il regista stava lavorando proprio nel 2005, quando il festival torinese ospitò la retrospettiva dei suoi film.
Walter Hill sarà a Torino anche quest'anno, domenica 12, proprio per presentare la sua ultima fatica, girata per la televisione americana. Sempre nella stessa sezione la seconda parte della serie "Master of horror", con episodi di Landis, Dario Argento, Caprenter, Brad Anderson e Joe Dante, e "The Notorious Bettie Page" di Mary Harron, sulla famosa pin-up degli anni '50. Fuori concorso, tra gli altri, "Election 2" dell'hongkonghese Johnnie To, "Marie Antoniette" di Sofia Coppola e l'evento speciale, "Le fiamme del Paradiso" di Luciano Emmer, in anteprima assoluta. Infine l'omaggio all'underground di Piero Bargellini (1940-1982), al regista erotico Joe Sarno, attivo nella New York degli anni '60 e '70, del quale verranno proiettati quattro film, e la retrospettiva sul catalano Joaquín Jordá, recentemente scomparso. Le proiezioni si terranno nei multisala Cinema Massimo (via Verdi 18), Greenwich Village (via Po 30), Cinema Ambrosio (Corso Vittorio Emanulele II, 52) in pieno centro cittadino. Un evento da non perdere.

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